Si sente parlare spesso dello shopping
come terapia del buon umore,
ma bisogna applicarsi affinché
sia veramente terapeutico.
Ne ho avuto la controprova quando
ho deciso di regalarmi una mattinata off,
un martedì anonimo di aprile
con la mia amica Laura.
Una mini vacanza all’interno della normale routine.
Con il senno di poi,
ho capito che questa “operazione”
è andata a buon fine perché abbiamo
messo in atto una serie di azioni specifiche.
Eccole:
REGALARSI UN GIORNO DI FERIE
A volte bisogna proprio sforzarsi di prendere ferie.
Senza che ci sia una ricorrenza,
una partenza che ci spinge
A farlo.
Perché girare per negozi lontano
dal week end è decisamente più rilassante.
ANDARE IN GIUSTA COMPAGNIA
Ognuno ha il suo personale approccio con lo shopping:
solitario o in compagnia.
Se rientrate nella seconda categoria
scegliete con cura la partner:
spensierata e allegra,
con il giusto spirito critico per ottimizzare le scelte.
SCEGLIERE BENE DOVE FARE SHOPPING
Perché non sempre abbiamo risparmi da allocare
in un acquisto folle. Nel pezzo chiave del nostro guardaroba
che verrà poi tramandato di generazione in generazione.
Bisogna andare a fare shopping dove avrai soddisfazione.
Per il perfetto equilibrio tra qualità e prezzo,
tra il “mi serve davvero” e tra le
cose frivole di vitale importanza da avere,
tra “mi tolgo uno sfizio senza poi pentirmene”
(e l’unico posto che da questa soddisfazione è senza dubbio
Primark).
MOSTRARE, RIGUARDARE GLI ACQUISTI
Una volta tornate a casa,
è fondamentale ordinare, spacchettare,
mettere in uso e far vedere
alla mamma- amica- marito – chiunque ci sia a tiro
i nostri acquisti (sottolineando quanto l’abbiamo pagato.
Rimarcare che è stato un affare).
Cosa ne pensate?
Tutto perfetto! A volte, però, trovo più terapeutico lo shopping da sola. Meglio di un’ora di meditazione…!!!!
Mhm, ero spendacciona e ho eliminato le giornate dedicate allo shopping.
Compro quando proprio non ne posso fare a meno. Le mattinate di “ferie”, le dedico alle passeggiate.
i consigli da seguire!