Mai quanto dopo essere diventata mamma,
ho appreso il concetto di “sonno di qualità”.
Quel sonno ristoratore in grado di darti il buon umore,
la lucidità per affrontare la giornata.
Ma molto spesso i pensieri,
i bambini, ma anche l’eccessiva esposizione ai cosiddetti “schermi blu”
non ci fanno addormentare bene, ma non solo, presto.
Certo, perché non è solo una questione di ore dormite
ma anche di qualità del sonno.
In certi momenti bisogna farsi aiutare non tanto da film o libri soporiferi,
ma da rimedi naturali e dalla giusta routine.
Esattamente come i nostri bambini,
per agevolare il nostro sonno,
dobbiamo ricorrere ad una routine ben strutturata.
Fare un bagno, ascoltare la musica, evitare attività fisica,
leggere e mettersi off-line almeno un’ora e mezza prima di dormire
(spesso sembra fantascientifica come cosa, ma proviamoci).
Nei periodi in cui la routine non ci aiuta,
si può ricorrere ad un trattamento naturale che favorisca l’addormentamento
(senza alcun effetto di assuefazione o sonnolenza la mattina dopo eh):
magnesio, melissa, semi d’uva
(non vi spaventate trovate tutto nelle compresse NutriNotte di Boiron).
MAGNESIO
E’ considerato da sempre l’”antistress naturale”:
è un minerale che favorisce il rilassamento sia fisico che naturale.
MELISSA
E’ il metodo che fin dal Medioevo concilia il sonno:
una pianta dalle proprietà che non solo favoriscono l’addormentamento, ma migliorano nache la qualità del sonno.
SEMI D’UVA
E’ mentre dormiamo che il nostro cervello memorizza.
E’ come se si schermasse, nel sonno, dai numerosi stimoli esterni per essere focalizzato solo su se stesso: per memorizzare, per eliminare scorie e così via.
I polifenoli, contenuti nei semi d’uva, noti per la loro proprietà anti-ossidante, contribuiscono alla protezione delle cellule che di notte si riproducono massivamente.
Ovviamente ci sono altre cose, frivole ma di vitale importanza, che stimolano il sonno: le lenzuola di percalle, un pigiama in fibre rigorosamente naturali, essenza di lavanda vaporizzata sul guanciale, l’abbraccio del proprio amore.
Ma non vi dico nulla di nuovo, giusto?