Poi ci sono momenti in cui hai bisogno di staccare.
Di stenderti su un prato a guardare le nuvole.
Non per pigrizia.
Ma per amor proprio.
Per coccolarsi.
Per stare anche da soli con se stessi.
Che non è poi una cosa così banale come può sembrare.
Perché liberare la mente,
lasciarsi sprofondare in un mare verde
è un atto puramente egoista.
Ma del tipo di egoismo che fa bene anche al prossimo.
Perché non disturba, non comanda, non impone non lede lo spazio altrui.
Ma anzi, facendoti star meglio, per la proprietà transitiva, farà star meglio anche gli altri.
Perché relazionarsi con persone serene,
rigenerate, è un “plus” per tutti.
Dopotutto se la tristezza è contagiosa, ancor di più lo è la felicità.
Perché mettersi con il naso all’insù
ti da la dimensione di quanto siamo piccoli.
Riesce a farti capire e riordinare la scala delle priorità e dei valori.
Insetti permettendo.
Voi riuscite mai a ritagliarvi un momento per voi?
belli i tuoi pensieri *___* grazie
io si faccio di tutto per ritagliarmi qualche momento per me stessa, ogni tanto è necessario 🙂
baci
Non sempre, ma bisognerebbe imporselo.
Fantastico questo post! Mi hai fatto riflettere su un sacco di cose!
Baci
Martina
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[…] Lontano dai telefoni, dagli impegni, dalle agende sempre troppo spesso simili all’incastro perfetto alla “Tetris”. […]