Ribellione, libertà e cambiamento sono forse le parole più azzeccate per descrivere i favolosi anni Sessanta,
gli anni cui i giovani si ribellano all’autoritarismo e le donne iniziarono a rompere i cliché del passato
e a rivoluzionare l’immagine che il mondo aveva di loro.
Oltre alle novità culturali, musicali e cinematografiche, la rivoluzione non tardò a mostrarsi anche nel mondo della moda:
ciò è estremamente visibile nei modelli di vestiti in stile anni ’60,
che abbandonano lo stile classico e romantico dei tempi passati
per adottare un look più moderno e quasi da “bad girl”!
La donna adesso comincia ad acquisire maggiore indipendenza e vuole gridarlo al mondo, mostrandosi a proprio agio in abiti nuovi,
colorati e che non la comprimano per metterne in mostra le forme. Viene a crearsi, dunque,
una nuova tendenza di abbigliamento femminile,
che prende in prestito le linee diritte di quella maschile,
dalle quali eredita il fascino androgino.
La moda del tempo
Con l’avvento degli anni Sessanta i tradizionali e rigidi abiti a clessidra vengono accantonati a favore dei cosiddetti abiti a trapezio,
dalle linee più semplici e morbide che lasciavano maggior spazio alla comodità e alla libertà femminile.
Questa nuova tendenza fu lanciata dallo stilista francese Yves Saint Laurent, che era allora alle dipendenze di Dior.
Questi abiti dai colori molto vivaci e dalle fantasie geometriche o optical erano abbinati generalmente a stivali alti quasi fino al ginocchio e con tacco alto.
Agli anni Sessanta dobbiamo anche la nascita della minigonna, uno dei vestiti anni 60 che si associa a un’audacia che non aveva caratterizzato mai prima d’allora le donne.
La minigonna divenne subito popolare grazie alla modella londinese e appena diciassettenne Leslie Hornby,
nota anche come Twiggy; dal suo soprannome deriva il cosiddetto Twiggy Style, secondo il quale le donne si abbigliavano a mo’ di maschietto,
con capelli corti e vestiti che ne annullavano le forme. Grandi protagonisti dei look femminili del tempo sono poi gli occhi a bambola,
ingranditi da un trucco che vuole puntare tutto sullo sguardo della donna, lasciando invece in tonalità nude le labbra.
Gli accessori che sono ancora di tendenza
Quando si pensa alla moda di questo periodo, non si può non farlo con un pizzico di nostalgia
e con il recondito desiderio di poter indossare
i vestiti anni 60 per unirsi al grido di libertà di quelle donne.
In realtà, ancora oggi molti aspetti della moda
di quei favolosi anni non sono stati abbandonati e sono molto di tendenza.
In particolare, spopolano negli armadi di ogni donna gli abiti corti
e gli abiti a tubino, questi ultimi sono diventati un capo d’abbigliamento femminile ormai davvero intramontabile
e adatto a più occasioni: da quelle lavorative alle feste più informali. Resiste al passare del tempo anche il caftano per il mare,
un copricostume davvero chic e coloratissimo capace di far sentire le donne a proprio agio anche sulla spiaggia. E che dire dei cappelli
e dei maxi occhiali da sole? Accessori da diva, la cui icona assoluta non può che essere la mitica Audrey Hepburn.
Anche il basco è un accessorio di stile ancora molto utilizzato, spesso abbinato con un altro retaggio degli anni Sessanta:
l’abito a chemisier che creano insieme un look tra il bon ton e il dandy. Abbondano ancora anche le gonne plissettate, le borsette rigide e gli stivali alti.
Insomma, negli anni Sessanta sono stati inventati molti dei capi d’abbigliamento più cult del guardaroba femminile!