Chi non ha mai avuto un diario segreto da adolescente non può
nemmeno lontanamente capire quanto lo scrivere sia terapeutico.
Credo che tutto parta appunto dal Diario,
per poi svilupparsi nel corso della vita in altre cose,
mail, lettere, blog, diari.
Se da ragazzini amavamo scrivere per sfogarci,
per riordinare le idee, difficilmente la scrittura
perderà il suo potere terapeutico su di noi.
Perché a volte, per ascoltarsi, serve mettere tutto nero su bianco.
Per rileggersi. Per non dimenticare nulla.
Ma anche per esprimersi con gli altri perché
durante una conversazione si può perdere il filo,
partire per dei voli pindarici e perdere il “focus”
della questione.
Ma, attenzione, è una terapia che va bene sia nel
bene che nel male. E’un modo per buttare fuori
quello che si ha dentro.
Il mio amore per la scrittura mi ha sempre fatto desiderare
di avere il talento e l’ispirazione per scrivere un libro.
Per ritirarmi fra me e me a scrivere per ore.
Per ora c’è un blog e un posto dove potrei andare.
Manca l’idea, l’ispirazione e forse anche il talento
(ma quello lo si può scoprire solo con il senno di poi).
Caro Babbo Natale, ci pensi tu?
Scrittura? La mia passione.
Amo scrivere perché ho sempre tante cose da dire. E le custodisco per non dimenticare, magari per tramandare…
Uscirà a breve un mio libro, il secondo.
Questa volta saranno poesie.
da bambina scrivevo un diario adesso ho completamente dimanticato quest’arte, penso che sarebbe bello tornare a quest’abitudine.