Che il trasloco sia una di quelle cose super stressanti è un dato di fatto.
Quindi è doveroso non metterci del nostro per aggravare il tutto.
Le parole chiave per affrontare al meglio un trasloco sono:
organizzazione, ironia e sentimentalismo.
Vi spiego come:
ORGANIZZAZIONE
Per non “sclerare” nello “spacchettamento”
bisogna essere ben organizzati nella fase di “impacchettamento”.
Mi spiego.
Nel momento in cui si inizia a fare il primo scatolone è bene:
1_
Avere scatoloni a volontà e di diverse misure
con nastri adesivi normali e con la scritta “fragile” a disposizione
2_
Munirsi di due pennarelli indelebili
(così da poter scrivere anche sul nastro adesivo senza problemi)
a punta grossa
(sembra un dettaglio inutile ma non lo è: leggerete meglio sullo scatole ciò che andrete a scrivere)
3_
Come mi ha consigliato saggiamente la mia amica Federica,
meglio non solo numerare tutti gli scatoloni ma scrivere
su un apposito quadernino in modo più preciso possibile il contenuto delle scatole.
Sarà una manna dal cielo una volta in casa nuova quando cercherete le cose.
Più che mettervi a leggere di volta in volta sugli scatoloni cosa avete scritto o, peggio, aprirli tutti.
IRONIA
Una sana dose di ironia vi farà affrontare i ritardi nelle consegne di mobili,
lavori e qualsiasi altra cosa sarà posticipata.
Bisogna non auto illudersi che il nostro cantiere e/o trasloco
sarà l’eccezione che conferma la regola del fatto che mai nessuno
è riuscito ad entrare in una casa perfetta.
Ci vuole del tempo.
Ci vuole pazienza ma, soprattutto, realismo.
Datevi delle tempistiche reali e non dettate da ciò che vi farebbe piacere.
SENTIMENTALISMO
Impacchettare, ma anche spacchettare,
è l’occasione più unica che rara per eliminare tutte quelle cose inutili
che accumuliamo senza accorgercene con il tempo:
biglietti di treni, scontrini sbiaditi, istruzioni di elettrodomestici che non abbiamo più,
bomboniere, gadget, brochure… Ma anche per riavere sottomano,
come definirebbe Marie Kondo, “sentimentali”.
Piccole passaporte harrypotteriane per andare indietro nel tempo.
Godendoci questi momenti,
magari inviando foto alle persone coinvolte in questi ricordi,
il trasloco avrà un lato decisamente positivo.
Altri suggerimenti?
Ottimi consigli.