Proprio io, che ho un’agenda a tetris, più identità come i supereroi, ho capito il valore del tempo. Il tempo “intero” non frammentato in 4 mail nel corso di una call in cui ho fatto la spesa online e risposto alla chat di whatsapp delle mamme. Il tempo per tornare a scrivere sul blog per me (e per tutti voi ovviamente).
Il valore dell’essere focalizzati nel qui e ora.
Perché il tempo va ottimizzato, è vero, ma il vero lusso è di ritagliarsi il giusto tempo in alcune occasioni. E non parlo delle vacanze, dove forse il concentrarsi su una sola cosa per volta è comprensibile. Parlo di un caffè con un’amica con il telefono in borsa. Di una riunione strategica in ufficio con il cellulare dimenticato – volutamente – nella tasca del cappotto.
Un film con la modalità notte sul telefono (essere reperibile solo per alcune persone, poche, che disturbano per urgenze). Di coltivare la mia capacità di attenzione ogni giorno sempre di più. Di non farmi distrarre e di capire che nella frenesia di fare milioni di cose, alcune sono oggettivamente inutili.
Forse è anche un po’ per tutto questo che sono felice di aver ricominciato ad allenarmi.
Con i guantoni che oltre a proteggere le nocche, ti proteggono dal telefono.