Sto uscendo da un letargo non tanto invernale (anche se il timing è quello)
ma generato da questo strano periodo in cui viviamo. Perché ho voglia di eleganza.
Di tacchi.
Di abiti lunghi e di borse piccole.
Di truccarmi e pettinarmi per uscire.
Perché belli bellissimi gli outfit comodi,
le sneakers salvavita nelle call fatte camminando perché i bambini devono fare la nanna,
t-shirt pratiche,
golf avvolgenti.
Ma, personalmente, ho voglia di cambiare due borse nello stesso giorno.
Di abbinare gli orecchini ai vestiti.
Di fare shopping per tornare a brillare.
Del panico da “come mi vesto?!?” a quello “non ho niente da mettermi”.
Di fare le pagelle l’amica di sempre con gli outfit di un matrimonio, una festa, un evento.
Di cercare un vestito con mesi di anticipo.
Di comprarmi scarpe assurde che io definisco “da cena”
ovvero capaci di essere alleate perfette solo per il percorso casa – auto – ristorante – auto.
Di saccheggiare l’armadio delle borse di mia mamma.
Di andare dal parrucchiere proprio il giorno in cui la sera ho impegno.
Premesso tutto questo so che l’eleganza è qualcosa che prescinde
dallo sberluccicare. Che sta in una camicia bianca, in un trench senza tempo, per dirne due.
Ma ovviamente, come sempre, si ha voglia di ciò che si è perso.
